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Agosto 2015 - Diario di viaggio Andrea e Laura

Eccoci quasi. Dai ancora qualche metro e ci siamo. Eccoci quasi....eccoci quasi...eccoci quasi. Ormai la mia mente non pensa ad altro. Non interpreta più la strada, osserva con leggerezza il magnifico paesaggio; persino la mia attenzione maniacale ad ogni singolo rumore del motore passa in secondo piano.
Ormai ci siamo. Ecco cosa riecheggia nella mia mente. E sono certo che la mia faccia, la nostra faccia è in grado di esprimere una sola sensazione. Gioia allo stato puro. E trovo conferma a questa mia sensazione nell'osservare le facce della gente che incrociano i nostri occhi. Facce altrettanto sorridenti ed accoglienti, mani che cercano le nostre, occhi curiosi e penetranti, desiderio quasi fisico di stringersi in un abbraccio. Ormai ci siamo. È chiaro. Il cartello dice Tchebebe . Eccoci arrivati.
Piacere Giulio, piacere Nicola, piacere Cristiana. Davvero è stato un piacere conoscervi e conoscere anche te Rita, suor Rita. Proprio cosi, si. Tutto ha avuto inizio cosi...
A circa 8000 kilometri in linea d'aria dal centro di Tchebebe. Ma nelle parole di Giulio, Nicola e Cristiana quella distanza risultava essere inesorabilmente annullata come se Tchebebe non fosse una località geografica ma una estensione del loro sentire. Come non rimanervi attratti e coinvolti? Come non provare a far parte di questo progetto? Come?.
Hai preso tutto? I Passaporti? La zanzariera? I medicinali per suor Rita? Sei sicuro? Mia moglie Laura giustamente verifica che tutte le voci della lista siano accuratamente vistate. È si perché tra i due la precisione e la logistica appartengono solo ed esclusivamente a lei. Non sono quel che si dice un tipo preciso. Tutt'altro. Ma per fortuna c'è Laura. Posso stare tranquillo con lei. Avremo tutto il necessario e persino l'inimmaginabile ben stivato e protetto nel nostro misero bagaglio. Un bagaglio da moto di circa 15 chili....un bagaglio casa che ci farà sentire a nostro agio in ogni situazione; di questo sono certo.
Ed eccoci tutti insieme. Ultimi saluti, ultime telefonate, ultimi accordi. Ciao Rita Buon viaggio. Il caso vuole che il giorno di partenza di Rita coincida con il nostro. La raggiungeremo un mese dopo. Ciao Cristiana e grazie di tutte le informazioni passateci. Ciao Nicola. A presto grande uomo dal cuore tenero. Ciao a tutti voi incontrati velocemente ma non sufficientemente. Un abbraccio a tutti. Il viaggio inizia davvero.

01

Pochi kilometri separano il Marocco dalla Spagna ma la percezione di Terra d’ Africa traspira immediatamente. Nel Nord del paese i vocii delle genti ed i profumi delle spezie penetrano all’interno del casco al punto da ovattare rumore del motore e fruscii del vento.

02

Man mano che si scende a sud  invece è la solitudine che ti avvolge. Sempre meno gente, sempre meno odori, sempre più silenzio. Ed è proprio qui, in questo preciso momento che assaporiamo la nostra Africa. Un grande vuoto tutt’intorno. Un vuoto che ti riempie. 

03

Eccoci in prossimità della terra mauritana. Vento, sabbia, distese di nulla. Poi finalmente all’orizzonte appare tra le dune rosate Chinquetti, antica capitale culturale, patrimonio dell’Unesco per le sue  antichissime biblioteche ricche di pergamene e  testi  sacri. Qui si possono trovare antichi trattati di medicina, matematica, astronomia risalenti  a ben prima delle nostre blasonate Università europee.
Ed eccoli. I nostri bambini mauritani che ti avvolgono come sempre in un caloroso abbraccio. Un abbraccio che anche voi conoscete. L’abbraccio di  tutti i bambini del mondo.

Lasciamo a fatica questa terra ricordandoci che la meta non è vicina. Il clima desertico che ci avvolge lascerà presto spazio al verde senegalese e il temuto periodo delle piogge del Mali e del  Burkina Faso è alle porte.

Dakar, Goree come facciamo a lasciarvi? Che  profondo dispiacere. Siamo molto legati a questa città. E’ qui infatti che per la prima volta siamo entrati in contatto con i bambini della medina.

Lasciamo quindi il Senegal e una una volta giunti in Mali visitiamo la regione del Popolo dei Dogon situato sulla falesia vicino a Bandiagara. Siamo riusciti a mettere nella valigia un pò di cose da lasciare anche in questo remoto posto del Mali: ciabattine per bambini,qualche medicinale e delle matite per disegnare. Inutile dire quanto calore e affetto ci hanno regalato gli abitanti ed i piccoli.

In questa regione inoltre risiedono i Curatori d’anime. Anziani del villaggio con particolari sensibilità e poteri. Siamo stati con loro,  ci abbiamo parlato. Porteremo per sempre dentro di noi la bellezza di questo incontro.

E cosi piano piano eccoci giunti in Burkina Faso. Sempre più a sud. Sempre più vicini alla destinazione finale. Sempre più stanchi. Inoltre le condizioni delle strade vanno via via peggiorando. Il tutto inevitabilmente complicato dalle attese precipitazione estive, manna per le popolazioni locali.  Ci colpisce la bellezza di questa terra. Un giardino verde ben curato e tenuto da tutta la popolazione. Anziani, giovani e donne. Una grande pulizia e una dignità che colpisce.

Ci accolgono come fratelli, ballano e suonano per noi. E noi con loro. Eccoci a Tiebele. Magica cittadina nel sud del paese. La sua bellezza ci rapisce. Le energie miracolosamente ritornano.

Si riparte, ancora verso sud. Una banale foratura ci complica la giornata. Ma come tutti i viaggiatori sanno … in Africa tutto si risolve. Certo, a suo tempo, ma tutto giunge a soluzione.

TOGO ! Che emozione  aver varcato la frontiera ed espletato le formalità doganali. Togo. Togo. Dunque se la memoria non mi tradisce dovremmo avere non più di 700 kilometri per la meta. Non riesco neanche a pronunciare la frase “ormai ci siamo”; abbiamo ancora così tanto da vedere prima del nostro arrivo: antiche città millenarie addossate a pareti di sacre montagne, villaggi sperduti nella foresta e l’emozionante popolo dei Tamberma, con le loro esuberanti corna decorative e le  sbalorditive abitazioni situate all’interno di millenari  baobab. Mi sento un pò in colpa ad aver “rubato“ queste foto, non gradite dalla popolazione. 

Ecco. E’ proprio in questo momento che pronuncio quello che ormai sapete: eccoci quasi....eccoci quasi...eccoci quasi. Per voi che siete stati a Tchebebe non sarà difficile capire che siamo davvero a pochi metri dalla missione. Siamo davvero ad un passo dalla nostra meta. Mi giro e vedo negli occhi di Laura lacrime di gioia. Mi unisco a lei. Eccoci arrivati.

Rita, Cara Rita che piacere rivederti e riabbracciarti. Nonostante le poche occasioni d’incontro avute ci hai fatto sentire subito a casa accogliendoci assieme alle tue speciali sorelle.

Ama come se non ti avessero mai ferito, balla come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni, ma l’importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida. Finchè sei vivo, sentiti vivo. La felicità è un percorso, non una destinazione.
(Madre Teresa di Calcutta)

 

Nell’estate del 2015 abbiamo portato a termine il nostro progetto di raggiungere la missione di Tchebebe nel cuore del Togo. Sono stati percorsi  10.600 kilometri in una terra solitaria, magnifica ed ospitale. Un grazie di cuore a tutti i nostri amici, presenza quotidiana e attenta lungo tutto il nostro cammino. Grazie alla moltitudine di amici incontrati lungo la strada, di tutte le nazionalità e di tutti i colori. Grazie Amadie. Un abbraccio tenera e piccola Kemesse. Sarai sempre con noi. Grazie Giulio, Nicola, Cristiana e tutti voi della Mile Onlus per aver avuto fiducia in noi. Grazie Rita per quello che fai, di cuore.

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